FRANCESCO PERMISSIVUCCIO

Complici le scelte arbitrarie, i tagli, le potature degli storici, si è a volte portati a pensare che il panorama filosofico italiano abbia prodotto poca cosa anche quando non è così. Ciò nondimeno è questo il caso di Francesco Permissivuccio (1920 – 2018), stella polare dell’inconsistenza della teoretica nostrana. Se in un primo tempo si confrontò con i grandi, che in realtà son tutti piccolissimi, del neo-idealismo e dello storicismo, si rese presto conto che le ali della filosofia meritano correnti d’aria ben più perigliose. Incalzando i moderni quadri teorici della fisica contemporanea e non capendovi nulla, propose nel suo capolavoro “La stortura originaria” che il mondo in cui viviamo si situi in una piega dello spazio-tempo dove tutto è fisso, eterno, inscalfibile e imperituramente ridondante. Negata quindi, con logica inattaccabile e inutilmente ripetitiva, la validità di ogni filosofia, la coerenza di ogni sistema di pensiero e la misticità di ogni mistica, Permissivuccio procede identificando le grandi questioni della metafisica come manifestazione della Falsità – mobile, liquida, melliflua, cangiante e sommamente trascendente. Poiché, d’altra parte, niente si è mai trovato ad esistere che non sia mero riflesso della Falsità originaria che mette in moto il nostro universo, essa va identificata niente meno che con l’Essere – immobile, solido, duro e immanente. Ogni filosofia è dunque massimamente falsa e massimamente vera, oltre che un ripetersi di quella precedente e un’anticipazione di quelle che verranno. Questo il suo unico contributo originale, esasperato, riproposto innumerevoli volte nelle viscere di una bibliografia pantagruelica. Tutto il resto è un riprodurre le intuizioni degli altri protagonisti della storia del sapere, che è la storia dell’Essere, che è dunque la storia della Verità, che è dunque la storia della Falsità. Il sistema è talmente inattaccabile da non venir attaccato da nessuno, tanto circolare che è al tempo fondamento, conferma e conclusione di sé stesso. Va menzionata anche la sua incursione nelle scienze della società relativamente alla questione della metalmeccanica: essa è pericolosa, fuori controllo, nichilista nel senso che le sue produzioni più aberranti pesano molti chili. È da auspicarsi dunque un ritorno ad una vita più semplice ed intrisa di eternità nell’oscurità beata delle caverne platoniche. Morto di recente, non è morto.

 

dal Manuale di filosofia fantastica (Link, 2022)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

CORRIERINA
Ogni volta che pronunci una parola, ricordati che la parola non sa di essere stata pronunciata. Ogni volta che senti Read more.
Animalario (11) – TRUFFALLOCCO
A dispetto del nome il Truffallocco non è un allocco, tanto meno un uccello. È invece un camaleonte in grado Read more.
Onirica γ
Scalavo una montagna. In mano reggevo un grande foglio di metallo luccicante dalla forma rettangolare e i bordi taglienti che Read more.
da I GIORNI QUANTI (79)
Latte a vivi ormoni e uscita a perplessità. Perché non dovremmo capirci come quando al bar. E il bar cos’è? Read more.
DIZIONARIO DEGLI OPPOSTI E DEI CONTRARI: ma]
ma] [si consuma l’appiglio della scala note] di tutte le note una prudente avanzata di piano se poi si disfa Read more.
da DIARIO PALERMITANO (2)
Le strade di accesso al ponte sono, ormai, ostruite da oggetti e persone. Voci di disperati invocano l’aiuto di medici. Read more.
Storia di navi 3 (Gli occhi di Cortázar)
Quegli occhi singolari, come appartenenti a un non-terrestre, come trapiantati o, comunque, aggiunti o cuciti a un corpo terrestre; guarda Read more.
AVVENTO
farebbero insieme i compiti dietro le ricette mediche di nonna selene, lasciando aperto uno spiraglio per la mutazione antropologica di Read more.
SCRITTURE CIECHE
Se non fosse per quelle porte che cigolavano. Se non fosse che ogni tanto i bambini trovavano nei cassetti qualche Read more.