svapora l’io
come brezza nell’aria salmastra
sul battito dell’onda che dilava lo scoglio
frazione di mondo
svapora l’io
nel sottovuoto spinto
di una parola scritta
e mai pronunciata
grafica emersione d’inchiostro
assenza di prospetto
svapora l’io
non più affidato al genio
di chi ne custodiva i pezzi
e intuiva le mosse
su una scacchiera tutta bianca
svanisce e s’estingue
nelle sere di marzo
con l’odore degli asparagi e delle viole
con il fumo dei fuochi di san giuseppe
con gli abiti che avremmo dismesso
se non fosse stato
per questo inverno a primavera
(da ERRORE CRONOLOGICO, Il Convivio Editore, 2023)