La signora dei topi viveva all’ultimo piano di una palazzina del quartiere Capo, lo stesso dove, tanti anni fa, alcuni giovani si recavano di notte per sparare ai topi essendo inesistenti i locali notturni. Nelle prime ore del mattino, i ruderi delle case si trasformavano in un poligono di tiro e sulle pietre, illuminate da luce lunare, apparivano i topi, bersaglio di pistole e fucili di vario calibro. Questi esercizi di tiro avrebbero fatto inorridire la signora dei topi che li allevava nella sua terrazza. Di recente, forse perché la signora era troppo avanti negli anni per accudire quella prole numerosa, i topi, per assenza di cibo, iniziarono a lanciarsi dal secondo piano della palazzina. I topi piovevano sul selciato ed i sopravvissuti alla precipitazione erano bersaglio non più di proiettili ma, ora, di bastoni e ramazze.
(da diario palermitano, edizioni perapp, 2003)