CIELIBLU DEI CANTONIERI

I tic di tutti gli abitanti di Acqualagna si trovano ogni sera sulla 17 Appulo-Sannitica in un fosso di guardia. Discutono. Progettano il futuro dei figli. Bevono deliziati una birra dopo aver tirato senza tregua, per ore e ore, una porzione di corpo umano. Accanto, si riuniscono tutte le mani di vernice di Pescara. Che invece hanno molto poco da dire. Se ne stanno a fissare il tramonto e ogni tanto piluccano frutta secca da un sacchetto di carta. Poco più avanti una massaia non riesce a tirare fuori il bucato dalla lavatrice: si incastra di continuo con la XVIII legione romana ancora nel pieno della battaglia di Teutoburgo. Nel rapporto giornaliero del sorvegliante della strada a un certo punto si legge: 1) Sebbene tutto questo non abbia alcuna influenza sulla parabola di un pugno esploso a Valguarnera, né sull’angolo di sterzata del manubrio di una bicicletta, suscita un piccolo mutamento, anche se impercettibile, nel moto di rivoluzione della Terra. 2) Incide sulle mestruazioni di una certa signorina che va al terzo appuntamento d’amore. 3) Produce, soprattutto, una rapida diminuzione dell’ossigeno, mantenendo però un basso livello di CO2. Condizioni ideali per una morte pacifica. Persino euforica. Due minuti per ubriacarsi, tre per perdere conoscenza. Cinque per andarsene nei cieli blu dei cantonieri.

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