da I GIORNI QUANTI (80)

Questa campagna è stupida senza mio padre. Quest’altra campagna è stupida senza mio suocero. I morti diventano dio a furia di rispondere col silenzio. E fanno sentire così stupide le campagne che hanno lasciato. Da dove dovrò ricominciare la mia vita. Scartando le ultime, stupide, disposizioni giuridiche.

IL LAVA

Certo che ve li lavo, questi cazzo di piatti, di stoviglie, di vassoi e pentole, tegami, padelle, certo che ve li lavo, e rido felice delle confidenze che vi prendete, ah ah ah, il lavapiatti, ah ah ah. Un brindisi allo staff, in sala, forza, in sala, mettetevi in ordine, …

I CUSTODI DEL CORTILE

I custodì del cortile sono dieci. Uno gira sempre con le chiavi in mano. Uno è cieco. Uno disegna pecore ricciolute con la mano sinistra e un pennello di saggina. Uno ci ama tutti. Uno è un cavallo con una coda ondulata di almeno cento metri, un cavallo offerto al …

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prendere nozione della solennità di questo esperimento diretto   non forse frego   tento   penetro   saggio   intraprendo   attitudine ad annientare l’altro   e via di seguito   tutto così è la corrente non ha preso a rigovernare i suoi movimenti   le sue progressioni e mantenerli a quale sistema di curve descritte si riferisca    la …

CONSIDERAZIONI SULL’ANNOSA QUESTIONE DELLA LUCE

Non basta che sia accesa: a volte serve che sia spenta. Cioè una luce accesa c’è sempre: è l’illusione che sia spenta. Come ha detto il famoso fotografo – cito a memoria – se c’è un po’ di luce, posso fotografare. Come direbbe il buon cineasta: se c’è un po’ …

BATTITI

In testa della corsa il gruppo 2 con tre minuti e cinquantadue di vantaggio a centoquattordicimila e quattro metri. La pasta con le vongole è a tavola. La sabbia mi è finita dentro il piatto. Sarà il cielo nero. Saranno le gocce d’acqua di maggio. Mi sento annegare. L’acqua mi …

ZUPPAPA’

Zuppa di sudore Ottavia scavava solchi e seminava con giudizio. Regolari, i filari si snodavano su più file. L’unica regola era il numero che doveva essere dispari. Seminava pesci Un filare di orate, nel mezzo le sogliole che s’acquattavano e appiattivano rasoterra, scorfani di lato a chiudere, gallinelle a seguire, …

69 volte e mezzo duchamp #45

per diffondere notizie sui ricercati capi di vestiario appesi gli scacchi le analisi i dottori le invenzioni passano attraverso i setacci conici e scendono verso il basso in 7,8e + 11ns le sconosciute e misteriose leggi del caso

FORSE UN SOGNO

forse un sogno nella parvenza di luce sotterranea tra acqua e sguardi incrociati allontanamento traumatico e trame impossibili furono corse deserte e infami miraggi di se stesi nel sonno imbrunito sull’orlo di un incubo   (da CONTRASTI, 2012)

L’ASCENSORE ESPETTORA RUMOROSAMENTE

l’ascensore espettora rumorosamente dal suo alto seggiolone, nel mio corpo è accoccolata l’eco che mi ronza dentro come un marciapiede. non più di mezz’ora fa, l’ascensore e il vento erano impegnati in un intricato dibattito dottrinale che andava avanti da diciotto anni. l’ascensore ha un fantasma nel naso (questo è …