K., 14.11.94

Forse tornerete nuovamente , signorine-poesie.

E allora le cose, tutte le cose

persino un confetto, offriranno nervosamente

il loro senso più segreto.

Forse ritornerete in un mattino furioso

con tutte le rose selvatiche che ridono.

Oppure una di quelle sere bizzarre

quando i minuti tirano di scherma

e le labbra dicono di piogge e di carrozze.

Tutto allora si aprirà come un ventaglio:

tutto: le storie delle pietre, l’età dei tronchi,

la geografia dei sogni.

 

(da NAUS, inedito)

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