Forse tornerete nuovamente , signorine-poesie.
E allora le cose, tutte le cose
persino un confetto, offriranno nervosamente
il loro senso più segreto.
Forse ritornerete in un mattino furioso
con tutte le rose selvatiche che ridono.
Oppure una di quelle sere bizzarre
quando i minuti tirano di scherma
e le labbra dicono di piogge e di carrozze.
Tutto allora si aprirà come un ventaglio:
tutto: le storie delle pietre, l’età dei tronchi,
la geografia dei sogni.
(da NAUS, inedito)