un teatro (II): occhiazzi

riguardiamo delle foto di alcuni giorni a firenze; quello che arriva è la nebbia che percorre poche forme appena accennate, forse alberi o parole. sembra campagna fuori città e potrebbe essere ovunque. scegliamo firenze come luogo in cui inquadrare le foto, poi ricominciamo a segnare messaggi, tracce, indizi di qualcosa che non abbiamo usato, ma stiamo ripetendo in questo momento. scegliamo un luogo per le foto, abbiamo detto firenze, la campagna fuori città, macellata dalla nebbia; c’è qualcosa che sembra nebbia, non arriva la pioggia, ma c’è qualcosa che copre i discorsi. torniamo indietro con le parole fino a non pronunciarle: mentre non parliamo siamo il bosco di querce selvatiche che stiamo attraversando

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