Marsupio in pio stare questo diletto
Del giardino manicomiale mia la tregua
Di abbellirti madre di ritorno
Dopo la morte focale e redditizio
Il diavolo loquace come un express.
Squinternata diaspora la mente
Dove l’approdo è oasi burlesca
Scalo merci senza fragranze.
Se a dirotto l’altare vuole fiori
Qui i papaveri sono migliaia
Il lutto non spaventa ormai nessuno.
Ero creatura lesta estate fresca
Scaturigine financo gran risate.
Agguati ormai l’origine e la fine
Crescono guanti di toccare salme.
IL VESTITO BIZANTINO – 56
HOLER MULLI
18 Gennaio 2025
Erroneamente scambiamo un colpo di tosse per due bambini che danno fuoco a un emporio (perché il rumore è lo Read more.
FINE DELLE TRASMISSIONI (SIGLA)
18 Gennaio 2025
L’ora di andare a letto è una cosa che s’interrompe tutto, una frattura insanabile, una dinamica seriale, non c’è seguito Read more.
DANCING&DANCING
18 Gennaio 2025
Siamo quelle della Dancing&Dancing quelle che quando ci dicono “ballate” spalanchiamo le vetrate al terzo piano della nostra scuola di Read more.
SETTEMBRATA (10)
17 Gennaio 2025
Cercando l’essenza dell’estate ho trovato un biglietto ingiallito da gocce di caffè disidratate. Sopra c’era scritto ‘ti amo’ con la Read more.
INFOCA IL CONDOMINIO
17 Gennaio 2025
L’idea fu del reduce del quarto piano della scala H, ufficiale che si era distinto tra le fila del Regio Read more.
x96
16 Gennaio 2025
Basta guardarti dentro un anello per vederti sfocato. Che sia il volto umano o il collo di una bottiglia d’acqua Read more.
alla Follia di Banvard 4
16 Gennaio 2025
In questa scena del film quel che si scrive prima o poi accade. Read more.