IL SIGNOR T.
Mostri ne avevo conosciuti tanti, mai come il signor T. Fu che una mattina il signor T sbucò dal sottopasso che portava ai treni. Torvo, la faccia di carbone, le occhiaie di fuliggine, rughe nette, il tratto di quando calchi con la biro. Nell’aria attufata, si respirava male. Oscar ci …