COLMOVENT

Dopo mesi di appostamenti, finalmente, ha scoperto sé stesso fare il nido su un lampadario. Giorni passati a osservarsi, pranzi andati in fumo, ferie saltate addirittura, servito tutto a niente: non si spiegava quel vento improvviso di battito d’ali, il frullo dei fanelli, i chicchi di grano trovati ogni mattina …

SINATRA

Scusami, è che stasera non mi va di parlare, non mi viene niente, nemmeno quando faccio finta di essere un giapponese e ti inondo le recchie di sillabe indecise, roboanti, retroflesse e ritorte come le radici della mangrovia, non viene nulla a parte questo silenzio carico di menzogne antiretoriche, perché …

da I GIORNI QUANTI (53)

L’intimità è una scelta importante per i nostri nuovi vicini. Hanno spalmato di tende bianche i vetri che potevano guardarci. Dunque, continueremo a seguire le ombre. Avremo più difficoltà ma potrebbe aggiungersi piacere al piacere. Mi stendo in terrazza. Una musica spagnola cancella le stelle. La città pretende un bypass. …

IL VESTITO BIZANTINO – 23

Un criterio sonnambulo mi aggredisce Stratega del rantolo. Al capezzale c’è una darsena Che emigra ogni volta che viene abbracciata Dal cigolio delle suole l’infermiere Mi fa dormire finalmente Oltre il tempo. Prima del sonno gli dico Grazie compagno del nulla la frottola.

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getteranno tutto dalla finestra. Questo momento nella disposizione equivale a un seguito allora ti rilassi perché è quello e nient’altro è lattice nero prima di andare a dormire. Ma sei davvero cambiato: è anche così che stai crollando, rapidamente.

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la foto ha però un ruolo di ricordo   a volte molto più lontano di noi                     bisogna tener sotto controllo i punti gialli che si stanno allargando e quelli a venire                              da vicino rivela chissà che altro ancora e avanti così     qui si può trovare una grande quantità di varianti dello …

69 volte e mezzo duchamp # 35

nasconde nello sterno il paesaggio, piatti, bicchieri, posate che s’infrangono, un prete un fattorino dei grandi magazzini un gendarme un corazziere un poliziotto un becchino un lacché un garzone di bottega un capostazione. l’originale parigino non si ha modo di conoscere. in cui si vede una donna nello stesso atteggiamento …

Doppia scorciatoia. – inverno

Uno. sul <rigore nonostante> la biblioteca ha buchi ingenti liquefazioni spesso le] condizioni generali oppure si]* si* inscrive con formula a siparietto si* imbuca una vita gelatina d’argento spesa nella risacca lo dicono senza prendere fiato da più parti il pomodoro piccadilly le sciagure pulp on bridge l’] alibi è …

LAGO ARTIFICIALE

Pioggia che anneri l’asfalto, sdrucciola sui dossi, macchia la terra battuta, dilava la collina. Impreca lo scroscio e s’accapiglia fino al lago artificiale, il deposito della raccolta piovana, la bocca spalancata al bacino idroelettrico che sporca di cemento la vegetazione. Sotto le campate, la sabbia ferrosa frana e t’affossa. Se …

DI FRONTE LO SPECCHIO, LA LINGUA

Di fronte lo specchio la lingua resta inerte. Il linguaggio è intermittente. – Produzione – Comprensione – Insalata di parole – Schizofasia pronunciata con ripetizione automatica preservata. Parole passpartout? Punteggio ai limiti della norma. La parola è sbarrata.