SCAFFALE 108 – 150505

Null’altro che camminare in silenzio per recuperare qualcosa di sé Parmenide, il pensiero di fermare il tempo Ho il cielo sotto i piedi (dalla vita non ci si deve attendere nulla, in fondo si tratta solo di “fare”… nella vita bisogna fare, perché in effetti non c’è altro da fare!) …

RISVEGLIO

La mattina per svegliarmi ho bisogno di fare a pugni. Così di buon’ora, quando ancora il cielo è livido e circola solo qualche camion nella nebbia, scendo in strada ed entro nel primo bar che capita dove di solito a quell’ora trovo un camionista o un giovane professore che fanno …

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vento porta alle cose ai campi con questi vermi assieme a vedere manichini espliciti che sono ammazzati. I tuoi messaggi dapprima con vista sul nulla dove non puoi trovare informazioni. poi: nessuna informazione ancora non credo che nulla venga assorbito e lo strato superficiale non è possibile, non più   …

PARTI-TURA 4.

Se parla la pianta, fa politica, inscena il ventriloquo verde, desidera e cammina nei paraggi zigzagando, disinibita sopra e sotto. Del pulsar elettromagnetico intercetta le rapsodie, il rammendo lasso dei fossati. Punge il divieto con la crocchia e, all’erba mai tagliata, non esonera la ricaduta a margine, né la rabbia …

MICIO

  Wilhelm Micio (1842 – ?) avrebbe potuto essere l’anticipatore del ‘900 filosofico, il rompitore di ogni categoria precedentemente elaborata, il grimaldello che risolve la serratura della contemporaneità. Di fatto, per una certa parte della sua vita credette di esserlo, ma non lo fu. Il cuore pulsante della sua dottrina …

Storia di volti 1. (Samuel Beckett negli studi della BBC)

Lo osservavo a lungo (e avevo facile gioco: quando studiava il copione ne era totalmente assorbito, nulla e nessuno esisteva intorno a lui). Credevo di capirne i silenzi (di carpirli), il suo lavoro a togliere, scarnificare, ridurre. Pensa: rasciugare, scartavetrare, drenare i testi che sarebbero stati trasmessi in radio – …

UN MANTELLO DI CONFUSIONE

un mantello di confusione farebbe arrabbiare un buon ospite: l’ospite è a casa mia, in piedi e di fretta. sulle sue labbra, galleria grigia e nascosta, una cena di dürer, vagabondaggio e altra profondità. penso di essere come un roccia, perché penso come una roccia e perché penso una roccia …

LA CERCHIA DEGLI SCRITTORI TIMIDI

Oggi la conoscete così la scena letteraria, attraversata da donnine e omini ingobbiti, che tenendo il più possibile il viso in ombra spremono ogni sentimento finché non resti più che l’afasia, che tremando o irrigidendo gli arti e il collo a stento fiatano durante gli incontri pubblici, cosicché agli amanti …

MEDICAZIONE DELLA CARNE VIVA

Ma le parole le escono dalla bocca come se risalissero da una miniera di sale. Montagne di cloruro di sodio: odore pungente, graffi, squarci vivi su ogni cosa che incontrano. Non per la loro importanza o per il loro significato, né per la violenza o la forza che possono contenere. …