69 volte e mezzo duchamp # 18
indifferenza, mon chére, prima di tutto tutto quello che viene scritto è: zucchero
indifferenza, mon chére, prima di tutto tutto quello che viene scritto è: zucchero
Due fili bianchi tra un tv muto che parla son sordo. Un bamboccio sembra vestito di carnevale a Natale. Brillano i suoi stracci come il culo grasso della vitella da latte che scannò mio nonno qualche tempo fa. Uno vecchio col pigiama a righe. Uno giovane con la tuta blu …
Ho scoperto mia madre in flagrante. E pensare che fino a qualche minuto fa non lo pensavo neppure. Ero a Martina Franca. Passo davanti un portoncino dove c’è scritto “Associazione parenti delle vittime”. Guardo dentro, dai vetri della finestra accanto, e la vedo che si fa maltrattare a parole da …
Velocista d’occaso il mio manubrio Brio nudo brio come quando seppi Purezza d’origine le fosche stesure Di poeti per caso ché fantasmi Ogni tanto s’inumano.
Messi alle strette, alcuni si fingono vivi pur di non cadere prede. L’accesso al caveau della banca si trova nel sottopassaggio di una piccola stazione ferroviaria: benché il piano per svaligiarlo sia rudimentale i dubbi sulla sua riuscita sono pochi. Il gruppo è composto da cinque o sei persone, …
impossibile bere una vodka qui impossibile bere una vodka assieme al nemico mi hanno detto non è chiaro se non sei tradotto ma accompagnato dalla tua immondizia (da ANDREI)
La vettura senza motore è la più veloce. Vedo uomini ostili nel fondovalle, e molte decorazioni seguire, da un colmo all’altro, il percorso. La festa è combustione di schiuma che leggera incendia le invetriate bolle. In ciascuna le parole assegnate per ricette, pomate, scolastiche mosche, induzioni pirotecniche. Malgrado ciò non …
L’avevo portata a casa – e lei si era di già spiaggiata sul divano. Aveva tolto gli stivali. Aveva avvicinato la fiamma alla sigaretta che penzolava inerte dalle labbra color mirtillo e mi aveva domandato l’ora. Le ho detto tutt’altro: che avevo finito il vino e che volevo suonarle un …
(STUDIO SULLA DECOMPISIZIONE DEI CORPI SEMISOLIDI) Venne scafandro e ci porto regali Erano forse i tuoi intestini un tempo Haward, un giorno, non pensava da Limerick in Irlanda Potessero i marosi alzare in sua memoria Baci
È un olivo secco e rugginoso, viscere svuotate, morte. È una città di mare dove i turisti pisciano sui marciapiedi e prendono in affitto garage per dormirci all’alba. È una bomba che sventra la saracinesca di un negozio. ֍ Eppure è una terra dove giovani piantano giovanissime querce …