Storia di mongolfiere 5. L’Icaro di Bruegel il Vecchio

Molto prima della mongolfiera, ma, comunque, immaginando il volo – eppure un contadino che ara, una nave che cerca il porto, l’indifferenza della luce, della conca di mare, lo stupore idiota del pastore non distraggono dal tuffo fatale, dal temerario osare, dal disperato grido.

Cellula vagabonda (’66-2000)

sul rovescio angelo vassovale in carat­teri tipografici BEMBO incide – parlano ore e ore e mi sfigurano il cervello – mi deformano la direzione dello sguardo – mi troncano il giusto moto delle dita – sbaglio i numeri – ho altro tono sudo diversamente – altero la punteggiatura –  di­vento …

SCAFFALE 107 – 161215

Come oggi nasceva mia madre Maria Natalina, avrebbe giusto novant’anni (Odio le tombe…piuttosto farsi beccare dai corvi) b Che cosa vi spaventa di più, Maestà, di quello che vi circonda Il fondamentalismo finanziario, le nuove esaltazioni nazionalistiche, la sbrigatività politica del “tutto e subito” e la preoccupante qualità dei politici …

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  Male al pene. lo rende nuovo fare cose di primo piano. il vecchio lo usa con un cavetto e io e lui siamo due viventi nella natura, ad andare lontano… le persone si inginocchiano per molti anni, o leggo- no cartelli appesi alla porta ma non ci sono informazioni …

COMPARAZIONE

Io abito in una Terra piatta. Tu in una Terra tonda. Io so andare in bicicletta anche se ho una gamba sola. Tu guidi la tua Porche senza mani, avventandoti sul volante con i denti. Io mangio pelle di vipera. Tu mangi caramelle al carbon fossile. Io sono nudo ed …

LO SPOGLIATOIO DELLA SIGNORA

Non si nutrisse di infusori, di copepodi e di piccole larve marine. Non fosse fusiforme, schiacciata in senso dorso-ventrale. Non avesse un’apertura ventrale, una pinna codale. Non fosse ricoperta di piastre scheletriche, di fibre muscolari, non avesse denti e uncini che le ornano il capo. Non si spostasse con lunghi …

LA CASA VUOENA

Apparentemente normalmente vuota è recintata da quattro mura di cemento bianco poi dipinte giallo ocra che colora tutti i muri grezzi della città. C’è una porta color legno bruciato all’ingresso. Bruciato dall’esterno. Sarà freddo dentro. Magari piove. Cose ammassate vissute malamente, sopravvissute. Urla di innocenti liberi da giudizi rimbombano in …

da I GIORNI QUANTI (46)

DISPERSO. La prima volta che sono stato in America, New York, ci hanno alloggiato, mia moglie ed io, al Bazar Hotel. In camera, la prima cosa che ho tentato di sistemare sono stati gli orologi. Ne avevamo tre, sveglia compresa. Quando però ho tirato fuori l’aggeggio meccanico che mi avrebbe …

24_04

ardi nel cielo fino all’inizio del fango ali nere ad asciugare felicità promessa nessuno piange quando il mare precipita