BENGALA 3

Nel bicchiere sta l’indice di rifrazione, l’infrangibile, l’essenza del granello averbale, il bicchiere riceve il bruco smeraldino, le navate laterali del bosco e piega in esso le chiome. Nel bicchiere entra la stanza, la porta aperta, il piovasco, la fotografia, la motivazione scaduta l’altro ieri, l’imbroglio smascherato. Laparoscopia di luce nello spazio,  nel mosaicato falso marmo,  nelle crepe dipinte, nel concavo infinito, la corteccia visiva incontra il moscerino che libra lungo il bordo e frate asino nei cocci lucenti subito dopo.

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