CONDOMINIO PALLIDO E ASSORTO

Correva l’anno della grande nevicata e nei giorni a seguire placare gli animi
dei condomini, obbligati ora a calpestavare neve sporca e battuta in un
cortile annerito di grigio, spinse tutti noi alla ratifica in verbale del
provvedimento denominato Bianco perenne alla prima assemblea utile. Il
ragionier Laudani dell’ammezzato della Scala H suggerì la fabbrica di
polistirolo di suo cognato a Pomezia mentre il faccendiere Bassoli terzo
piano Scala A insisteva con il noleggio in Trentino Alto Adige di uno
sparaneve, Ballarini del piano terra si ostinava con la farina 0 Del Molino di
un parente e quella posona di Maria Adele con un ordine di riso Rosa
Marchetti o Carnaroli, del Baldo non ne voleva sapere. Luca Trivetti, di
professione presentatore di un’emittente privata, da poco allocato nel locale
delle fontane, che con insistenza si strofinava le narici, propose il Basmati
per via dei chicchi lunghi ma in cuor suo pregustava un’imbiancata
stupefacente.

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