La danse du début perdu, puis retrouvée au creux du ventre du mouvement.
Si alzava con il vestito del primo ballo cantato davanti allo specchio smilzo, come la sua forma senza contorni, brumato di note passate in cerchio lungo la linea curva del disco dimenticato sul piatto.
Gommato.
Come il giubbotto rimesso dopo le notti sognate a inseguire il futuro già andato, frenato nelle rune pneumatiche della sua corsa sulle punte di gesso.
Compatto.
Come il silenzio dopo la svolta, il vuoto seguito al giro del pas de chat senza vibrisse.
Spuntate.
Come le voci afone di gola, fonde di pancia, dove ancora c’era musica e la danza s’aggomitolava.
Sospesa.