alla Follia di Banvard 4
In questa scena del film quel che si scrive prima o poi accade.
In questa scena del film quel che si scrive prima o poi accade.
il poeta gaetano altopiano invecchia ogni giorno l’intervenire lo fa poeta descrive la causazione nella sua versione propriamente comunicativa è gaetano altopiano per modo-di-dire scrivendo/cancellando con la scarpa segna nel tempo i conti che non vanno le cassandre che lasciano il culo in banca gaetano il poeta trova un …
Lecce non è un riassunto tascabile del Barocco ma stratificazioni di voci murate e porte inchiavardate su cardini di tempo. Nessun amore è qui e adesso ma sta, carico degli amori passati, sta e danza nelle specchiere di merisiane cornici in quelle sale grandi e portefinestre che dànno su …
quando entro in un ristorante e il cameriere mi dice che sono in chiusura quasi sempre va bene un’insalata e della frutta. così punzecchio lentamente ogni foglia perché so che l’ultima sarà la più buona e afferro per prima una mela la taglio a fette a quattro la svuoto di …
I comunardi, dalla seduta senza schienale, abitano fuori città. Lungo l’opus reticolato hanno messo in acconcio il fegato buono, letto e approvato. Petizioni contro la semina dell’okra, divieto ai cantucci punitivi, concessione di passaggi a confine nei giorni dispari, dalle ore 21 arterie e svincoli illuminati, consegnati gratis ed in …
Scrivere di queste cose con la sinistra è difficile. La materia, che è spirito solidificato, ha formato nella mia gola una balla di fieno che ostruisce il passaggio dei carrarmati. Mancano vino e orizzonti. Mancano canti gregoriani. Bisognerà cercare ancora nei cervelli di tutti noi, frugare nel profondo mentre facciamo …
il teatro era povero, povero e basta, e i registi ci rendevano pigri. consideravano la bonifica dell’asfalto come una soluzione praticabile ai problemi dell’ozono, negli anni in cui passavamo dal motore nascosto al motore artificiale. la mia mucosa è la pescatrice della brezza. il mio vestito di piume si trova …
attraversiamo un corridoio di pini bandiera, beviamo un tè di montagna, la foschia è sulle cose, le cose sono nella foschia, c’è del ghiaccio da qualche parte e un po’ di neve e terra di montagna e attraversiamo un corridoio di pini bandiera e ogni cosa si apre e scompare …
Aria: materia come calce viva. Calce: gira e rigira su sé stessa per mantenere la propria possibilità. Se propriamente usata è marciapiede, muro, palazzo. Può, la materia della calce, mantenere la propria vitalità nella carne?