monologo esteriore n. 1

“niente da dichiarare”
dicono le parole alla frontiera dell’eloquio
trattenute dalla prudenza

“farei bene a stare zitta”
non me lo ripeterò mai abbastanza
ad alta voce e tra i denti

devo comprare il paracetamolo
per il mal di gola
un costume da bagno con i cactus
una crema astringente per i pori dilatati
dei calzini a pois
e sandali rossi
con il tacco spillo
per la giornata mondiale
contro la violenza sulle donne
(e delle donne)
devo dire a mia figlia
di non fare figli
ci pensano gli africani
devo dire agli africani
che hanno il ritmo nel sangue
ma preferisco la musica da camera
devo smettere di dire
quello che devo dire
non c’è bisogno di dirlo
devo comprare ombrelli
da perdere
e frutta secca per andare di corpo
spray nasali e integratori multivitaminici
devo assolutamente
ordinare cibo online

50

vedere la casa di carta
trovare il biglietto e cambiarlo
prenotare una vacanza
che costi meno però
sto cercando di accelerare
il processo di autoconsunzione
del capitalismo
devo farlo
vorrei amare di più
essere generosa con tutti
ma la natura umana…
faccio la spesa sotto casa
e non inquino
vado al lavoro a piedi
e non inquino
spreco acqua
per lavare le verdure biologiche
ho sognato che l’acqua invadeva la casa
veniva da fuori o saliva da dentro?
mia sorella
ha adottato un bambino
di tre anni che cambia colore con il sole
consultare il meteo
per abbinare la maglietta
alla pelle
vorrei parlare con qualcuno
non sono razzista
sono di sinistra
il mio filippino
non ha lavato il pavimento
io non lo pago
è crudele
anche se scrivo poesie
anche se sono progressista
anche se sono illuminata
spegnetemi

 

(da ERRORE CRONOLOGICO, Il Convivio Editore, 2023)

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