monologo esteriore n. 3

tocco la poesia negli intervalli
nei ritagli negli scarti
e mentre scrivo penso
sono il neurone nella testa
o la mela la scarpa il filo d’erba nel prato?
la mente avvolge il corpo
e la parola nasce distante da me
mio fratello è una voce
che mi chiama di notte
e il suo numero di telefono
è una formula algebrica
mi sono svegliata due volte
alla stessa ora nello stesso giorno
e continuo a non capire
la vita è un macchinario
in rodaggio
io sono parte del motore
ma nessuno mi sa dire
quanto durerà la prova
ora che lo spazio di incidenza
è minimo
e il fiato è corto per legge
non più di un metro
rifiuto questo pozzo contaminato
e mi rifugio in quello che riesco a vedere
dalla finestra
le pieghe verdi tra le montagne
le fragilità periferiche
le chiese sconsacrate
mi arrendo con dolcezza alla paralisi
ed è un bene non conoscere mezze verità

 

 

(da ERRORE CRONOLOGICO, Il Convivio Editore, 2023)

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