FONOSTASI

Entre dans la salle des sons pour enregistrer la voix de la vie   C’è un rumore di forme nell’aria, un suono triangolare che fa diapason al tempo. Come un battito d’ali ricomposte dopo che la fisica le ha aperte per sorreggere il corpo, una poesia geometrica in cui cuore …

OGGETTO DI CULTO (1)

lo sguardo sbatte su blocchi di cemento ha bisogno di baci il noi non esistito sento il bum bum del cuore amo la polvere che sei

la panteganja

Era arrivata che era dicembre inoltrato e mentre l’oleandro ingialliva la panteganja aveva iniziato a spacciare nel bel mezzo dell’aiuola. All’inizio ci arrotondava e basta, poi il giro si era fatto di boa e ne erano arrivati a frotte di ratti interessati. Era lei che aveva spaventato a morte di …

Portami a ballare un finale diverso (4)

Dago era il dispregiativo con cui negli USA, a fine Ottocento, chiamavano i migranti siciliani, venivano considerati una specie di negroidi. In Louisiana piove sempre e sul continente di carta incombe ancora una maledizione terribilmente punk. E tu c’hai chiamato il cane? Va bene, ho capito! Lasciamo perdere. Non è …

VIRGOLA (due)

propria originalità ontica rispetto tracolla, un abito grigio e rimane interdetto sulla soglia, i due sosia non sapevano d’aver mai avuto un sosia, entrambi, inoltre, sono dal viaggio psichedelico indotto da quello che pareva un normalissimo romanzo vestiti allo stesso modo e alla stessa maniera reagiscono allo all’imperfezione del secondo …

THIS IS A LANDSCAPE

nel paesaggio io ho cercato di dettare un testo sul paesaggio, appunto, ma paesaggio datato, quindi ho pensato di cancellarlo o meglio proprio di non ucciderlo e anche perché le misure del testo eccedevano quelle che è opportuno tenere quando si fa scrittura di paesaggio; il momento è propizio, per …

ACCUSSI’

Come un panno sporco da tamponare laghi ribollenti di sangue. Purifica luride cunette di rifiuti paraumani. Gli schizzi di rigetto inondano tutto ciò che soffre la sete. Lucio sta con la lingua al vento, concava come quella di un bambino alla ricerca della mamma mentre cristalli di vita liquefatta ricolmano …

IL VESTITO BIZANTINO – 69

Appunti di sonnambula: chiodo fisso Fare della casa il mio chilometro stazione Abbandonata. Impera forte l’atroce Sciabola La scuola della cuspide senza parole Nella fachira ombra di resistere. Malizia il pipistrello sotto cimasa Conquistata alle rondini: il ritorno Non è garantito.

NIENTE RISUONA

Trasformando in preghiera le prime parole del Libro, “Signore, sia la luce,” diceva a mani giunte. Perché qui fra le macerie del luna park sì nuota nello scuro. Perché qui è pieno di scarafaggi e rinoceronti e occhiali e cacciaviti e scarpe e orologi e unghie e aghi a farfalla …