Regalami un disegno gli disse all’improvviso.
Veniva ogni sera fermandosi in particolare davanti al carrousel dei cavalli o al tendone del Kaiserpanorama e schizzava col carboncino quello che vedeva, sopra tutto i volti della gente impaziente di entrare o dei bambini incantati dai giri della giostra.
La guardò sorpreso: la ragazza si aggirava tra le diverse attrazioni vendendo dolciumi.
Come? reagì poi.
È da molte sere che ti osservo e ti guardo disegnare. Mi regali un disegno?
Le sorrise e senza neanche accorgersene cominciò a disegnarla mentre ancora la guardava – la ragazza, come risucchiata da una forza invisibile, si allungò, ebbe un balzo, entrò nel disegno, fu, bellissima e incantata, nel foglio di calda filigrana.