Cariche di adrenalina mi esplodevano nel sangue: erano bombe di profondità. O quasi, almeno.
Come i sentimenti non autorizzati in genere, nel frattempo la notte infuriava davanti alla finestra.
E nacque così il mio sistema nervoso: ogni neurone, una perla avviluppatasi ad un frammento di rabbia. Per isolarlo. Neutralizzarlo.