Questo luogo si muove
Mancanza di trombe
Luce violenta, alziamoci (il caffè), ci vuole il fuoco
I discorsi sull’arte (un’idea, una mania, una follia)
(un dubbio penetra nell’anima)
Cosa non ho dovuto sopportare in questi anni
(mettendosi il cappello)
Cos’è che rende accettabile tutto questo, Galileo
L’incertezza e la speranza, Maestà
(togliendosi il cappello)
Cosa farei senza di te (che mi scaldi l’anima), Galileo
(mettendosi il cappello)
Son così fesso e miserabile
(togliendosi il cappello)
Non dite così, maestà, la vita è aperta…
C’è futuro dunque (perché no)
Mi lascerai (perché no)
Figlio di un cane
E va bene, anche la solitudine decade, poi la cena (l’agire automatico)
Nessun miglioramento (e d’ogni cosa vivificatore, odora di fresca aria il letame)
Accendo il fuoco, Maestà, il giorno è finito
Che ruolo gioca la notte (l’ombra…che cammina…)
(Da “La questione del Gatto”, inedito)