– torno al mio lavoro di fante scelto
– non c’é posto per me sulla strada
‘oggi pomeriggio perché non vieni al cinema con noi?’
‘a vedere cos?’
‘il mozart di losey’
‘perché non facciamo i mastini di dallas che e meglio?’
– i miei amici ridono ma sono d’accordo verranno a prendermi tutti nella polverosa renault 5 dell’architetto andremo al metropolitan cinema-ambulatorio di prima visione a vedere le tigri di dallas
– saremo anche compiaciuti della scelta
– saremo anche sorpresi del fatto che un filmetto di merda abbia tanta misura dialoghi cosi spiritosamente letteratissimi e attori quasi-autori
– a maggior ragione per cosa mai dovrò uscire di casa o starmene in giro lontano dalla porta
– perciò preferisco le operazioni militari sotto il grande tavolo nella grande sala delle riunioni nel livello più profondo del bunker atomico con le forti luci solari che fanno ombre nette e perfino attutiscono il suono delle parole delle voci potenti dei nove giganteschi supergallonati piegati tutt’attorno sul tavolo a tallonarsi gli ultimi angoli di mediterraneo ancora utilizzabili