Enoch respira il mio respiro,
mi ha graffiata ancora.
Sciogliendomi in scintille
e rumori, prismi cicloptici di
pulsazione adefaga,
oscilla intervalli cronici,
endogeni. Spine e turbe
simulate leccano, poi
amputano, le vibrazioni
e i loro involucri.
Chiudo gli occhi,
ti vedo morire,
tutto viene escluso.