era tornato da un lungo viaggio e il giorno friggeva con le uova sul gas e il sole sul geranio del terrazzo sdraiato sulla vecchia chaise longue da dove venivano tiepide dissonanze e temperature del primo mondrian aspettava il duca con la mazzetta dei giornali e tutto prometteva un tempo eroico persino il sapone nella doccia era duro danzante si udì un suono alla porta non era campanello o cembalo nessuno parlò entrò qualcuno che non vide bevve molta acqua attese che facesse buio che il silenzio della casa gli intorpidisse il cervello che l’eco dell’angoscia lo facesse scoppiare ma nulla di tutto ciò fu ricordato travolto dalla sua indifferenza contò gli scalini