Scivolo dalla veglia al sonno e viceversa senza più rendermene conto
strade vuote
muri di cinta sbrilluccicanti sulle sommità irraggiungibili di colli e culi rotti di bottiglie
e
un silenzio implacabile, soverchiante, che porta dentro
i brum brum brum sonnacchiosi di un’automobile
lo scalpiccio spaesato di un passante
il respiro di un libro mai letto
gelo
L’occhiaia di qualche giorno fa non perde smalto, persiste: epperò, ad onor del vero, fra le solite zebrature sotto le ciglia adesso c’è, in agguato, pronto a divampare, qualcosa…
“Pericolo d’incendio” di Lorenzo Reina (foto di Elio Coniglio)