da MITOLOGIA DEL CENCIO – n.58

L’albero contorto contorce

Il tuo sguardo così dolente

Porta della fine senza il fotone

Del paradiso. Singhiozza l’alba,

A tramontana il cortile blasfemo

Lenta moria nero il tramonto.

È fine infine l’eresia

Del cacciato berretto dalla testa

Di racconti infantili, timide liti

Sul finalmente sia davvero.

Ma non basta convertirsi alle parole

Per restare malconci sentieri

Vivi appena per una catastrofe.

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