In un mazzo di foto tra attori e attrici
infarinati nelle danze come pesci a friggere
non restituì comunque il vhs con la sua faccia
ma promise di impastare e infornare il pane auguroso
al mattino non ne fece niente
Il set che non ricorda
e il padre marconista della marina
chiamato a garantire le comunicazioni
lo lasciarono nell’isola per la vita
Il lezzo dell’oleandro
a qualcuno di famiglia non piacque
e fece sparire il libro con la dedica
dell’autrice nella spazzatura
avremmo dovuto capire
quando fu escluso dalla cena
il sale rosa dell’Himalaya
due bambini carponi
coperti dagli asciugamani
in una specie di suffumigio digitale
Un lupo, mezzo lupo
si presentava nelle case altrui
con i pesci da mettere in frigo
a volte chiedeva ospitalità per una notte
raccoglieva giornali vecchi
come quando sceglieva i libri lasciati
dai vacanzieri e se li portava via
da tempo niente più bazar
racconti esotici né donne
o forse continuava a molestare per abitudine
lo trovarono morto tra le formiche
la godibile invisibilità degli indiani
che recuperano la forchetta la pentola
spazzano lavano stendono
disconoscono i gatti
e si sentono ridere nel grande buio
della casa