Scivolerà, quindi, sotto la porta, un sottile sottile puntale di luce appena uscito da quel sole.
Prenderà il tempo di un lieve e lento allagamento al battente che si aprirà in un timido “permesso?”,
e la storia poi andrà avanti nello stabilire i turni,
mattine e mattine,
perché potranno avere la possibilità di rivelarsi, infine, le fughe del pavimento che giungeranno al primo tavolo,
salendo,
poi al secondo,
salendo,
e via così, fino a collezionarne il numero esatto.
Semplicemente i giorni dopo i giorni si saran seduti poi sui mesi,
e la cosa avrà mostrato,
lungo un lato della vita,
un lavorìo tessile particolarissimo.
Da quel momento, un rosso di sera lo comprenderà prima ancora della riva,
e così il compasso che punterà tra piede e piede, e leggero farà il cerchio e lo spazio
che io non oltrepasserò di te,
tu non oltrepasserai di me.