a quando vengo in posti come questi, mi viene il desiderio di…
b di cosa? Di fare una vita solitaria?
a non proprio… di abitare in…
b in un bosco?
a mmh … soprattutto di ricominciare in un posto nuovo, ridiventare grezza
b grezza? Come una pietra non lavorata…
a ricominciare da capo in un altro posto… essere dimenticata dai miei
b … stare lontani da tutto quello che si era. Fare terra bruciata…
CAMMINANDO
a vorrei conoscere gli alberi
b in che senso? I nomi degli alberi?
a si, anche.
In questo periodo sento una grande affinità con gli alberi…. Sento la loro elegante sovrastanza.
Noi dovremmo imparare dagli alberi.
b cosa dovremmo imparare?
SILENZIO
b dice Pasolini… te l’ho già detta?
a no… scusa se non me la dici… come faccio a sapere se me l’hai già detta?
b comunque dice “non ha vita chi non sceglie una vita”
a me l’hai già detta…
CAMMINANDO
b siamo quasi arrivati… scusi, questa strada dove porta?
possiamo fare la strada asfaltata e torniamo su… oppure facciamo il sentiero all’indietro. Che dici?
a non so… scegli tu
SILENZIO PROLUNGATO
b allora rifacciamo il sentiero? Si…
CAMMINANDO
a mi sento inquieta… non so, non riesco più a stare ferma
ho fastidio di tutto
b è qualcosa che ti preoccupa… dai voce al pensiero
a lo senti come trema?
CAMMINANDO
a oggi ho capito la ragione dell’inquietudine…
sono felice…
la felicità è inconcepibile
non esiste un grado… un criterio di classificazione
per sua natura è sfuggevole
non ti ci puoi appoggiare
è come se guardassi un ponte di legno che unisce due montagne. Sotto, il mare, e tutt’intorno, l’orizzonte. Albe, tramonti e i loro colori. Puoi essere in tutte. Ma il ponte non ha scalini… non si sa, come salire o scendere… Bisogna essere funamboli. Ho le vertigini ogni giorno
CAMMINANDO
b questi capelli non mi piacciono. A te piacciono?
a si. Come ti piacerebbero?
PAUSA BOFONCHIANTE
b più lunghi o più corti
a a me piacciono. Mi piaceresti anche con i capelli verdi
b perché non me l’hai detto durante i mesi in cui ti sognavo….
a te l’ho detto… in sogno
CAMMINANDO
b l’inquietudine è parte della felicità?
a in un certo modo… è così, è anche così
b con questa felicità inquieta, vorresti ancora… essere grezza?
a catturare il vento?
b ricominciare?
a ho già ricominciato….
SU UN PRATO
b dormi?
a si, profondamente
b mi sembra di stare…in un orto di cipolle e agli
SOSPIRA
b che pensi?
a che ho difficoltà con la teoria… con la vita teorica
b cioè
a il sentimento l’amore la meditazione… sono tutte cose teoriche,,, dov’è la realtà?
b stanotte ho avuto molti pensieri… cose del passato, case, parenti…
b stamane in treno il suono della pioggia… induce una pace… ma lo sguardo delle persone rompe l’incantesimo
b qualche giorno fa invece ero a letto, forse le cinque di mattina, nel dormiveglia, aspettavo… ho avuto paura che il sole non sorgesse
a io invece immagino di preparare un piccolo zaino, con l’essenziale.. prendere un treno, il primo utile ed andare… scendere quando mi formicola il sedere, e poi camminare, trovare un posto per la prima notte, poi trovare un lavoro, ricostruire… senza niente
a un regionale o un intercity, che passa per quelle stazioni, un paio di rotaie tra la strada e la campagna
a tengo come a cosa preziosa
quello che è più evanescente
come le tue parole
più fatta d’aria di vento
più resistente nel suo svanire
(scritto con Michela Perazzoni)