forse l’apparente e un apostrofo invisibile
una riga di memoria nel lato buio
o l’addio rovescio del sale
desolazione bloccata al quarto verso
le attese delle guance erano terra erano
aria e tempo di mille spose
leggendo tra voci basse al petto
quando i coralli hanno abisso
ed ebbero a dire nel sonno inquieto
oltre al fondo
oltre al mare
oltre la vita
(da Quintessenza – Marco Saya Edizioni, 2018) su autorizzazione dell’Autrice