sui treni elencando. il 1944. le giornate bustrofediche e plenarie. di sole nebuloso e finanziamenti illeciti. i vassoi nell’argento schittato di panna. e cioccolato e crema elettronica. le sedie imbalsamate di odio razziale. rivestite di sabbia tenue. che a guardarla restava sotto le unghie. molti rumori dalla stanza di un’abitazione lontana. mille miglia dalle carrozze stipate. di anidride e sudore bianco. dai corridoi sventrati di voci. silenzi ancora più frastornanti sui treni. elencando il 1944.
(da “di fantasmi e stasi. transizioni.” Arcipelago Itaca Edizioni, 2017) su autorizzazione dell’Autore