Reggimi il giuoco, implorava
il prete miscredente che quindi
mi catechizzava perché voleva
la complicità pelosa del poeta.
Che ti costa, insisteva, è tutta fiction
come la tua maledetta letteratura,
ma non gli davo retta, mi denegavo,
io che avevo almeno fede
nell’artefare i versi strambi, eterodossi,
un gioco forse un po’ più serio
del predicare fole da un pulpito languente,
del cantare un Kyrie Eleison annichilente.