Febbraio 2003.
Che anche i vecchi nei filò dicevano sarebbero andate per il cielo le auto, con pazienza di aspettare
il 2000. Ernesto ci credette, invece ne passano giusto ora nella nebbia gelida di primo mattino,
indovinate distanti attraverso alberi spogli qualche spiraglio tra tronchi fitti e rampicanti cadenti:
portano ancora le ruote e vanno per strada, non per il cielo. El progresso – pensò chinandosi tra erbe
incolte su verze sparse disordinate le cui foglie scricchiolanti come stagnola fragili cristalli vegetali.
Sostentamento dalla terra senza curarsi di stimoli agevolazioni o indirizzamento, non disturbando
l’amore distante e pudìco ma pretenzioso ambo le parti, ingordigia di dedizioni assolute e gesti
violenti anche; calpestare segare strappare colpire con accétta. E potare.