La violenza dell’uomo su l’uomo
Corrode il mio destino:
Insidiosa la buca che mi accompagna.
Non oso proporti enigmi
Né fati da leggere devoto.
Non ho nulla che mi sia donato
Sono anemica nemica solo della violenza
Che spero mi risparmi gl’impiccati.
Tutto il resto si accovaccia per offendere
L’atrio di benevolenza;
Mi uccida l’eco che mi risponde stupido
L’immenso caseggiato che ruppe il mio tempo
I genitori di poco amore.
La perpetua scandisce rosari
Mutilando i passi di chi entra
Con rumore di passi in chiesa:
La chiesa è molto bella e i passi sono molti.
Avrei voluto un fratello per amante:
l’incesto sacro della bellezza.