Da giovane guarivo il mondo intero, mi interessavo a tutto, distribuivo ricette a caso a destra e sinistra, come un dottore dell’anima. Prescrivevo clisteri di buon senso, iniezioni di coscienza – davo in affido farmaci anche pericolosi, come la verità. Come la volontà.
Per le diagnosi mi affidavo a un’infarinatura piuttosto confusa di Marx, di Freud, di Marcuse, di Lacan, di Kuhn.
Pensare che ora come ora mi sembra rivoluzionaria un’acqua brillante con uno spicchino di limone. Oppure una cacata ben risolta