Ho finito finanche il destino
Sfinito con me che non so più
Di morti e di vivi. La mia riserva
Di cuccia era protettissima, migliore
Dell’anatema di sopravvivere. Oggi
Sono secchi tutti i rami rampolli
Dell’Angelo. Il mio letto è sfatto
In attesa del riposo perpetuo.
È tuo il divieto di vivere
Così condannata al fatuo trascrivere
Che voluttà inutili con sillabarî
Stupiti di esserci.