per corridoi passando da un balcone ad una finestra in equilibrio sul un muro che fa da gradino sbieco
nel letto una carpetta di cuoio gonfia di carte una bambola vestita di verde
sulla tavola una bomboniera di cristallo
la debole fluorescenza del neon sopra il cucinino mima la tonale dei vetri
di lato a parete il pendolo senza orario e a terra la sveglia a molla
non so nulla di priorità e date prendo tempo e rispondo con l’aiuto delle dita
lo sbriga faccende dice che i numeri sono inventati e ride cadenzando in metrica
nel salone nobile i fuochi d’artificio di mezzanotte sono poca cosa alle ventate di formiche alate ovunque nelle ore calde