Anna dei processi che a quindici anni comprende che certe cause non vanno mai in prescrizione / che procedono sino al decimo o undicesimo grado di giudizio / con sentenze che si contraddicono le une con le altre / e lei si domanda: è un caos fertile per la pluralità dei punti di vista / o un ‘grosso kasino’ dove al dunque non si capisce nada de nada? …
Anna che trentatre anni manca di sentimento pedagogico e di feeling psicologico, / che considera i collegi dei luoghi del kazzo in cui crescono / e si ammaestrano ragazzi sturbati e ragazze represse…
Anna che a cinquantasei anni si ritrova in un vuoto intollerabile / e sospetta una congiura che non c’è, di cui comunque si addossa ogni colpa, / che sa che l’odio ci lega quanto e più dell’amore e di questo gode / abbandonandosi alla sua hybris di merda…