LACRIMAE RERUM 26

Se ricordo bene, la mia infanzia

mi ha fatto conoscere da subito

la tristezza dei cortili degli asili,

quando la mamma era morta

e a me non restava che aggrapparmi

alla tonaca nera della suora

mentre i miei compagni giocavano

sulle altalene di ferro e ridevano.

C’è nell’aria oggi la stessa tristezza

di quei cortili, c’è nel fiorire dei campi

lo stesso pianto ed è forse in esso

la più pura linfa che sgorga

dal ricordo delle lacrime di allora.

 

 

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