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Butter-f-lies
Psyche, ibridi e altre bugie
di Alessandra Greco e Stefania Zampiga
Si tratta di un dialogo a partire da un dono da Alessandra a Stefania, di immagini/cartoline ideate da Alessandra e costruite con IA ispirandosi ai Mordançage di Jean-Pierre Sudre, ai suoi esperimenti con l’emulsione fotografica e le sue micromatières. Gli strati delle immagini di Alessandra, che fra smontaggi e ricomposizioni ampliano le percezioni di quanto ci figuriamo come natura, strati uniti, sempre nelle cartoline, all’accenno di un gioco sulla parola Butterflies già evidenziando la componente di lies e ibridazioni, ha generato un testo da parte di Stefania, di anagrammi dalla parola Butterflies, non solo dall’inglese, ma anche per una piccola parte dal tedesco e dal latino. Nella ricerca della scrittura le lettere sfarfallavano e affioravano parole come suoni, che però poi risultavano esistere anche come significati. Questo primo testo è venuto a formare, in un certo senso, una parte della ‘farfalla’, e da lì Alessandra ha intessuto una seconda parte entrando e uscendo da spettri di simmetrie. Assieme abbiamo letto ad alta voce, discusso, riadattato quanto si era prodotto sulla pagina sino al momento in cui abbiamo trovato una versione che ci incuriosisce e che resta come primo movimento di un progetto insieme, consapevoli che l’immagine si colloca a metà tra il vedere e il pensare, che il contesto influenza la percezione e viceversa. In entomologia la farfalla adulta è denominata “immagine”. Nell’interazione con l’IA, la forma di queste farfalle e l’alterazione del loro aspetto naturale, le avvicina ad immagini mentali, a un’idea di ibrido. In una dimensione in cui l’impossibile e il possibile hanno contorni sfumati, gli sfarfallii si traducono in giochi di parole e suoni.