Quando il dialogo sociale minaccia di tracollare
a destra, il cane di Luca si sposta
a sinistra, e viceversa. È dunque, quando
l’abisso diventa il posto da cui il gatto
di Stella guarda il mondo, nell’aleph
della disperazione, che le scoperte
della gente invertono la rotta, fanno giri
di parole, e i dati e le prove
generano una resistenza velleitaria, oscurano
tutto il resto. Quando era giovane, Luca
ha fatto delle belle amicizie. Quando era giovane,
Carlo ha incontrato, sia tra gli indigeni
che tra i forestieri, molte persone perbene.
Quando Stella viene colpita da chi le sta sopra,
Stella si rifà colpendo chi le sta sotto.
In pochi riescono a sottrarsi a questo gioco.
Non ci riesce Carlo. Non ci riesce Luca.
A casa di Luigi avviene qualcosa di simile.
Il cane di Luca perde un pezzo.
Carlo si scolla dalla realtà.
Il gatto di Luigi lancia un pressante
ammonimento rivolto al cane di Carlo.
Carlo pensa e agisce come la società richiede.
Luca osserva il gatto di Stella.
Il gatto di Stella non ricorda dove ha messo
i guanti che Stella aveva lasciato
nella cesta dei panni sporchi.