«Bisogna essere la
montagna che si sale.
Avere valli ed essere cima.
Bisogna essere gelidi come il Bianco
Affilati come il Cervino, tempestosi come il Rosa.»
(Omar Vecchio, alpinista scomparso)
Mia madre ha il nome di una montagna.
È nata su un’isola
di vento e carbone.
Occhi colore fondo del mare
quando è agitato,
mani piccole,
sorriso un po’ spento.
Mia madre è una barca.
Ci ha portato a largo
ma è rimasta sola,
sola a dondolarsi
e a chiedersi
che senso abbia
ancora navigare.
Mia madre è una bambina.
Nasconde le lacrime,
prepara il caffè,
tiene i conti a matita,
sistema le foto per casa,
non apre gli armadi,
combatte per esserci,
anche a metà.