Sovente oscura perdere battesimo
Lento scivolo all’ombra di perdenti
Elemosina del faro l’arcipelago venoso
Sotto la pelle livida di vecchi.
E poi comunque non mi chiamo più
Che argine per non affogare
Le creste di galli che non cantano più.
Senescenti le stelle da tempo opache
Gridano le scemenze di pregare
Parenti di menzogne le finestre
Oscurate. Re del trivio non connettere
Le membra screpolate da calcina
Addirittura dotta.