ti do i miei numeri
il sette il tre il sei l’uno poco distante dall’altro
il giorno il mese l’anno del secolo
fiammanti in disordine sparso
braccati da una mezzanotte ventosa
una notte lontana e scheggiata
che non ricordo ma c’ero
marzo mi ha contagiato
un’euforia da barman gasato
questa vita da gatti hombres