ANTROPOLOGIA DI LIPSIA 2

Il pessimista Spar (tak) Grigoryan, già comparso il 24/11/2023 in Antropologia di Lipsia, si ripresenta in occasione di un invito a cena a casa di una certa madama nella città di Stalingrado. È in generale ben disposto alla conversazione, ma irremovibile su alcune posizioni: andare o rimanere, fare o non fare, muoversi o stare fermi, è esattamente la stessa cosa. Uguale chiedere il nome di una strada o sgranocchiare una quattro stagioni meno carciofi più funghi sottolio – uguale visitare Pechino o mettere un dito nell’occhio di un macellaio. Qualunque nostra azione – anche la più appagante – è per sé stessa inutile giacché è materia destinata al deperimento assoluto. Uguale, dunque, che stasera l’uomo vada dalla signora o che non vada affatto. Difatti passa da una sostanza cristallina a un’altra, da una struttura minerale a un’altra, da stato liquido a gassoso e da gassoso a solido indifferentemente. Esce sul pianerottolo e chiude la porta a chiave. La riapre, rientra. Ora siede sul proprio letto. Ora è nel salotto di madama. Ora chiede il prezzo di una scarpa, frena a un semaforo, taglia un pezzo di stoffa. E, in generale, appare ben disposto alla conversazione.

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