dopo cena chiama me e l., venite a vedere la luna piena, è una luna gialla e larga
sospesa in cielo a grande altezza non tanto però
che non si possa scambiare la sua posizione per quello che non è, sembra che la luna
avanzi rispetto alla fine dello spazio
nella linea delle colline, sospesa al di sopra della campagna come se facesse parte
di questa atmosfera, mentre penso così
passano uccelli neri, altri volano bassi, tre bambini scendono in bicicletta per la via, dalle case
vengono altre voci, io penso che non vorrei stare qui
ma la luna impone pensieri di calma di contemplazione, che non ho – e se dovessi
averne non farei come la scrittrice giapponese che scrive le sue note nei momenti di noia
da qualche parte,
sarei felice
e scrivere non sarebbe che un oggetto