Quattro facciate in bianco e nero di carta pastosa, rigorosamente senza fotografie
(tranne che in copertina), insolito formato vicino all’A3 e una testata che sarà in
seguito plurireplicata altrove. Recensioni e commenti erano il pane di “Librarsi”, la
monacale rivista ideata e costruita da Francesco Gambaro nel 1996, di sobrio nitore
formale, informata e controcorrente, dove gli articoli avevano corpi e caratteri tutti
diversi l’uno dall’altro. Scrittori e giornalisti siciliani erano gli autori che scrivevano
di libri magnifici ma poco visibili sul mercato. Edita da Flaccovio e con la grafica di
Dario Taormina, ne uscirono appena quattro numeri, sufficienti però a mostrare, a chi
oggi avesse la fortuna di vederli, tutta la passione geniale per il libro di Gambaro. Le
immagini di copertina erano di Silvio Governali, Salvo Fundarotto e Letizia
Battaglia.